È sempre più sostenibile il packaging in plastica – materiale riscoperto come essenziale per garantire la salubrità dei materiali e degli alimenti in tempi di covid-19 - ed è anche sempre più facile per il consumatore finale, nonché per le amministrazioni pubbliche e per le aziende, riconoscere quale plastica si stia comprando e quale sia l’impatto sull’ambiente.
È infatti in produzione, da parte dell’azienda vicentina Crocco, un packaging in plastica con oltre la metà di materia derivante da riciclo, fino addirittura ad arrivare al 60% (l’Unione Europea ha posto come obiettivo per il 2030 di riciclare il 55% degli imballaggi in plastica).
Lo speciale packaging ha ottenuto la certificazione di conformità per l’utilizzo del marchio Plastica Seconda Vita per film termoretraibili, neutri o stampati (utilizzati, ad esempio per l’imballaggio delle bottiglie), che possono quindi contenere fino al 60% di plastica riciclata proveniente da post consumo oppure dal 30% fino al 60% di plastica riciclata proveniente da Mix Eco, ovvero una miscela di scarto industriale e post consumo.
“Questa nuova soluzione – spiega Renato Zelcher, AD di Crocco - presenta diversi impatti positivi. Il primo, evidentemente, è verso l'ambiente perché il riciclo significa che si utilizza un materiale, o almeno una sua buona parte, più volte anziché una e questo comporta anche un'automatica riduzione della CO2 immessa nell'atmosfera. Il secondo è che per chi utilizza il nostro packaging perché può comunicare al proprio cliente finale l'abbassamento del proprio impatto, senza contare che un packaging riciclato contribuisce a raggiungere, anche per il nostro cliente, i propri obiettivi di sostenibilità”.
Il packaging da Plastica Seconda Vita sarà in grado di garantire all’acquirente, sia essa impresa, PA o consumatore finale, il rispetto del regolamento dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo e l’utilizzo di materiale riciclato con relativa rintracciabilità. Il tutto certificato da un ente terzo, SGS Italia, che prevede, come da regolamento, una sorveglianza continua della correttezza del processo.
“Questa ulteriore garanzia per il consumatore – afferma Zelcher - si inserisce nel più ampio progetto di Crocco per la sostenibilità del packaging plastico denominato Greenside per cui grazie ad un processo di Eco design collaborativo, riusciamo a fornire un packaging limitando al massimo l’impatto ambientale, addirittura arrivando ad avere un impatto zero dal punto di vista delle emissioni di CO2. Quindi da oggi si può avere non solo un packaging carbon neutral, ma anche un imballaggio certificato fino al 60% di utilizzo di materiale riciclato.
Questa tipologia di prodotti salubri ed eco sostenibili è già disponibile a livello commerciale, insomma: la tecnologia per farli c’è già! Le sfide per il prossimo futuro saranno legate alla disponibilità di materiale rigenerato post consumo di qualità necessario per poter arrivare a prodotti con questo livello di sostenibilità ambientale a prezzi competitivi. Per arrivare ad un risultato ambizioso per l’ambiente e sostenibile per le tasche di ogni consumatore, è necessario che venga sempre più ottimizzata la circolarità dei processi di recupero, selezione e riutilizzo della plastica sia a livello industriale che privato”.